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Abbazia Cistercense Santa Maria di Follina – Follina (TV)
Abbazia Cistercense Santa Maria di Follina – Follina (TV)
Architettura e Paesaggio / Esterni / InterniAbitazione privata – Brescia
Abitazione privata – Brescia
Architettura e Paesaggio / Esterni / InterniAbitazione privata – Treviso
Abitazione privata – Treviso
Architettura e Paesaggio / Esterni / InterniAbitazione privata – Treviso
Abitazione privata – Treviso
Architettura e Paesaggio / Esterni / InterniAbitazione privata – Treviso
Abitazione privata – Treviso
Architettura e Paesaggio / Esterni / InterniArea Appiani – Arch. Mario Botta – Treviso
Area Appiani – Arch. Mario Botta – Treviso
Architettura e Paesaggio / EsterniSede della Provincia di Treviso – Arch. Toni Follina
Sede della Provincia di Treviso – Arch. Toni Follina
Architettura e Paesaggio / EsterniCampagna invernale
Campagna invernale
Altri lavori / Architettura e Paesaggio / Paesaggio / PaesaggioTomba Monumentale Brion – Arch. Carlo Scarpa – San Vito di Altivole (TV)
Tomba Monumentale Brion – Arch. Carlo Scarpa – San Vito di Altivole (TV)
Architettura e Paesaggio / Esterni / InterniAbbazia di S. Stefano – Isola della Scala (VR)
Abbazia di S. Stefano – Isola della Scala (VR)
Architettura e Paesaggio / Esterni / InterniVillorba (TV)
Villorba (TV)
Altri lavori / Architettura e Paesaggio / Esterni / Paesaggio / PaesaggioVenezia
Venezia
Altri lavori / Altro / Architettura e Paesaggio / Esterni / RitrattoIsola di Pellestrina (VE)
Isola di Pellestrina (VE)
Altri lavori / Architettura e Paesaggio / Paesaggio / PaesaggioFiori
Fiori
Altri lavori / Altro / NaturaAbitazione privata – Treviso
Abitazione privata – Treviso
Architettura e Paesaggio / Esterni / InterniAbitazione privata – Treviso
Abitazione privata – Treviso
Architettura e Paesaggio / Esterni / InterniAbitazione privata – Treviso
Abitazione privata – Treviso
Architettura e Paesaggio / Esterni / InterniPhoto Sinthesi
Photo Sinthesi
Altri lavori / Architettura e Paesaggio / Esposizioni / Paesaggio / PaesaggioOro Blu
Oro Blu
Altri lavori / Architettura e Paesaggio / Paesaggio / PaesaggioLungomare – Jesolo (VE)
Lungomare – Jesolo (VE)
Altri lavori / Altro / Architettura e Paesaggio / Paesaggio / PaesaggioMaremma
Maremma
Altri lavori / Architettura e Paesaggio / Esposizioni / Esterni / PaesaggioBoston & Chicago
Boston & Chicago
Altri lavori / Architettura e Paesaggio / Esterni / Interni / Paesaggio / ReportageMuri Maestri
Muri Maestri (2005)
Accade, visitando certi luoghi, che si percepiscano sensazioni di grande sacralità e di intenso riverbero vitale.
Spesso per lavoro compio dei sopralluoghi in abitazioni abbandonate e frequentemente, in tali circostanze, mi scopro addosso tali sensazioni.
Quando entrai in questa casa i miei sensi furono completamente rapiti.
Può apparire un paradosso che si possa sentire del sacro in luoghi in cui non sono custoditi i misteri della religione, e che si percepisca un intenso flusso di energia vitale in una casa disabitata, abbandonata a se stessa, decrepita. Ma tali sensazioni, innescate da quel luogo, erano lì. Mi sono allora chiesto quale potesse essere l’origine di tali stati d’animo.
Penso che entrare in queste stanze sia un po’ come violare un tempio che custodisce lembi di intimità e di umanità delle persone che le hanno abitate; in esse non si può che parlare a bassa voce, non si può che muoversi con circospezione, nel timore che una parola fuori luogo o un gesto maldestro possano offendere la memoria di chi ancora riesce ad essere presente tra quei muri, nonostante la sua assenza. In questa sorta di recinto sacro, dove mi è parso che tutto – i muri, gli oggetti, la stessa polvere – trasudasse una qualche incantata energia, sono ancora serrate le emozioni e l’umanità di chi, per qualche tempo, ha fatto di quegli spazi il proprio rifugio. In essi si sono consumate emozioni: la gioie di una promozione a scuola, la sofferenza per una malattia, l’intimità ed il calore di un amore, la fatica di un lavoro pesante, le speranze per una vita migliore. E credo che questi spazi, giorno dopo giorno, si siano impregnati a tal punto di questa energia emotiva da essere diventati materia vivente che ha messo radici sul suo scheletro naturale: quello rappresentato dai muri.
Uno scheletro costituito da muri maestri per l’appunto, che porta i carichi , ma che sostiene anche la memoria.
Valicare i confini di questi spazi significa entrare in una dimensione senza spazio e senza tempo ma che appartiene a tutti gli spazi ed a tutti i tempi, poiché questi luoghi sono proprietà della dimensione del ricordo, della commemorazione, della vita oltre la vita.
Nella sua tradizionale accezione “maestro” è colui che insegna, che trasferisce conoscenza. Questi muri sono maestri anche perché proteggono la memoria e sono il veicolo attraverso cui la memoria stessa può essere tramandata.
Queste immagini vogliono essere il ritratto simbolico delle persone che hanno abitato quegli spazi, e che su quei muri hanno depositato un po’ della loro umanità.
Un ringraziamento particolare va a Luca che con la sua disponibilità, pazienza e discrezione mi ha permesso di scattare queste immagini.
Muri Maestri
Altri lavori / Architettura e Paesaggio / Esposizioni / Interni / ReportageOTR – On the road
OTR – On the road
Altri lavori / Architettura e Paesaggio / Paesaggio / ReportageZona d’ombra – Treviso
La luce ha il potere di manifestare se stessa e l’oscurità, di porre un limite sincrono con ciò che non le appartiene. Un confine necessario, desiderando volgersi all’origine dell’appartenenza alla città di nascita, affacciandosi al sentimento, talvolta, di natura ambivalente, che caratterizza tale rapporto.
Un punto d’osservazione privilegiato, dietro l’obiettivo, che costituisce diaframma di protezione e isolamento, rispetto al vissuto intriso di quotidianità grossolana.
Strade e abitazioni, che negli spostamenti giornalieri, arbitrariamente costituiscono confini di spazio e tempo, diventano, avvolti dalle ore notturne, luoghi di sospensione e riconciliazione. Tempi lunghi di esposizione all’emozione di sentirsi pellegrini stanziali. Luoghi che, specchiando regioni della propria personalità, manifestano, con la natura dell’emersione, zone franche, dove risulta più tranquillizzante sostare.
Rimandi continui caratterizzano il vagabondaggio notturno, palesando una comunicazione convergente con se stessi e con la propria città.
E’ permessa l’appropriazione della breve storia personale, attraverso il tempo macroscopico di costruzioni ed erosioni.
Una culla di ombre e di luci, dove ascoltare in silenzio raccolto. Una “storia minore”, ove protagonisti, diventano anche luoghi inusitati e marginali, lontani dai criteri comuni di lettura e conoscenza della città e forse, per questo, ancora più significativi.